Salvini in questa “due giorni” ha attaccato senza sosta i suoi due avversari Antoine Meo e “Pela” Renet. Ha guidato sempre al limite la sua Honda-RedMoto CRF 450R Enduro. Fin dalle prime prove speciali Alex è stato aggressivo, preciso nella guida, spinto dalla voglia di confrontarsi con un’unico obiettivo: puntare solo alla vittoria senza accontentarsi di salire gli altri due gradini del podio. Alla fine non c’è riuscito ma i suoi due avversari hanno dovuto sudare le famose sette camice per avere ragione del pilota del Team Honda-RedMoto-Zanardo. I numeri ottenuti da Salvini possono raccontare meglio la cronaca di questa gara: delle venticinque speciali disputate, ha vinto una prova terminando tutte le restati sempre in seconda o terza posizione. I suoi peggiori risultati sono stati tre quarti posti e due quinti. Questi piazzamenti devono avere probabilmente innervosito Salvini che sabato avrebbe potuto fare sua la seconda posizione se non avesse forzato al limite una staccata prima di una curva nella prova in linea facendo spegnere il motore e perdendo così quei otto/nove secondi che gli sono costati la possibilità di precedere Meo. Anche domenica Salvini ha lottato fino all’ultimo per la vittoria, ma alla fine ha dovuto accontentarsi di un nuovo terzo posto causa due cadute nella linea.
Ottima prova anche per Alessandro Battig, due volte quarto e sempre molto vicino al terzo gradino del podio. Risultato che sabato ha mancato per soli 3”.59.